martes, 10 de febrero de 2009

I FANTASMI A VENEZIA

CA' DARIO

images.jpgUn palazzo legato a vicende tragiche è Cà Dario, splendido edificio sul Canal Grande fatto costruire dal mercante Giovanni Dario che lo donò alla fiuglia illegittima Marietta andata sposa a Vincenzo Barbaro, uomo facoltoso, ricchissimo mercante di spezie.

Sul palazzo appare un'iscrizione in base alla quale Giovanni Dario dedicava la costruzione al genio della città, e recita: GENIO URBIS JOHANNES DARIO ", ma che secondo alcuni studiosi nasconderebbe un drammatico anagramma: SUB RUINA INSIDIOSA GENERO, cioè: Chi abiterà questa casa andrà in rovina.

Ed in effetti la lista dei proprietari del palazzo morti di morte violenta e suicidio è sorprendetemente lunga. Ad iniziare da Marietta e Vincenzo Barbaro, che poco dopo essere andati a viverci andarono in rovina, ed in seguito il Barbaro venne ucciso accoltellato, e Marietta finì annegata.

La casa passò per eredità alla famiglia Barbaro nel 1500, e subito dopo l'erede Vincenzo, morì in un agguato a Candia.

Per 150 anni nessuno abitò la casa che venne poi acquistata da un mercante di diamanti orientale, Addol Arbit, che in seguito fallì e morì in miseria.

Nell'800 si suicidarono insieme Rymond Brown, studioso di Venezia, ed il suo coinquilino. Nel 900 , il nuovo proprietario, Charles Brigs, americano, dovette lasciare al più presto l'Italia per motivi morali dell'epoca (era omosessuale) , ed abbandonare il suo amante che si tagliò le vene dei polsi. lasciando scritte che maledivano i veneziani scritte con il sangue su uno specchio.

Negli anni 70 venne ucciso dal suo amante Raul, con un colpo al cranio Filippo Giordano Lanze. Negli anni 80 la casa fu acquistata da Christopher Lambert, il manager degli Who, gruppo pop, che si suicidò tagliandosi anche lui le vene. L'ultima morte violenta è stata quella di Raoul Gardini, coinvolto nello scandalo di tangentopoli, che si suicidà con un colpo di pistola alla tempia. Ora il palazzo è in possesso di una multinazionale..speriamo che non faccia più vittime.

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